DA CHECK-IN A SELF CHECK-IN: L’EVOLUZIONE

Il check-in, per chi non lo sapesse, è l’accoglienza in struttura ricettiva da parte dell’addetto a questa mansione degli ospiti che arrivano in hotel. Nello specifico si tratta di registrare gli ospiti che arrivano in struttura attraverso la compilazione di appositi moduli con i loro documenti d’identità.

Da un po’ di anni, complice il maggiore utilizzo della tecnologia e della domotica, si è pensato a un servizio di self check-in, espressione che già spiega questa nuova pratica: attraverso dei sistemi di software è possibile arrivare in camera facendo un check-in online e riuscendo ad avere la chiave per entrare in stanza tramite delle apposite app. Molti hotel utilizzano ormai la chiave magnetica al posto delle chiavi standard e quindi tramite queste app si può trasferire la funzione della chiave magnetica sul proprio dispositivo per agevolare il self check-in.

Poi, complice nel 2020 l’arrivo della pandemia, questa pratica si è diffusa a macchia d’olio per una maggiore questione di sicurezza dell’individuo. Non entrare in contatto con lo staff dell’hotel, ma andare comunque in vacanza, o avere la possibilità di spostarsi, era la modalità giusta per permettere al comparto turistico di ripartire.

IL SELF CHECK-IN IN HOTEL ORA: COME VIENE INTESO

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self check-in in hotel

Ovviamente, in molto casi, il self check-in non annulla l’incontro con lo staff, ma al massimo lo rimanda perché magari si arriva molto tardi in albergo e nell’hotel non si dispone del servizio reception h24 come in altri posti.

Questa pratica è sicuramente più diffusa per case vacanze e b&B perché gestite da host non sempre presenti nella loro struttura turistica.

COME FUNZIONA IL SELF CHECK-IN IN HOTEL

self check-in come funziona ora

Il self check-in è una pratica entrata maggiormente in uso negli ultimi anni e permette agli ospiti che arrivano in hotel di non dover passare dalla reception per la registrazione (già avvenuta tramite il check-in online), ma di poter andare direttamente in camera in quanto si disporrà della chiave che aprirà la porta della propria stanza d’albergo tramite un’app o un codice da digitare fuori dalla camera.

PERCHÉ PER LE GRANDI STRUTTURE TURISTICHE È MEGLIO TORNARE AL CHECK-IN TRADIZIONALE

Tempo fa lessi il libro di Arrigo Cipriani, autore di “Elogio all’accoglienza”, nonché proprietario dell’Harry’s Bar.

Per chi volesse, qui l’articolo sulla mia recensione sul libro e su altri 4 legati al mondo del turismo.

Lui racconta con una semplicità incredibile cosa significa secondo lui la parola accoglienza. È un’arte in cui si mette al centro sé stessi, la propria anima, la propria cultura e le proprie esperienze. Accogliere come vorremmo essere accolti noi.

Per fare un gin tonic bisogna seguire le indicazioni sugli ingredienti e sul dosaggio, ma per servirlo al cliente sarà chi lo servirà a fare la differenza.

Quindi questa cura nell’approcciarsi all’ospite vale anche e soprattutto in albergo. Se ad accoglierci ci sarà l’addetto a tale mansione avremo un benvenuto che probabilmente ci ricorderemo rispetto ad arrivare e non trovare nessuno. Probabilmente sarà tutto più asettico e freddo nel secondo caso.

Avere nella hall del proprio albergo receptionist che conoscono l’arte dell’accogliere, mettendo a proprio agio l’ospite, dando tutte le indicazioni del caso aiuterà l’ospite a entrare in empatia con la struttura e con lo staff.

Immaginatevi dunque arrivare in struttura e andare direttamente in camera. Potrei, ripeto, capire che ad offrire il self check-in siano le strutture ricettive che non hanno il servizio della reception h24 oppure b&b e case vacanza con gli host che non lavorano sempre nella loro struttura; ma un albergo che si rispetti dovrebbe invece offrire questo servizio e avere sempre qualcuno pronto ad accogliere i propri ospiti.

PROMOZIONE TERRITORIALE E SELF CHECK-IN

È risaputo che di solito gli ospiti scelgano prima la destinazione e poi la struttura turistica nella quale soggiornare. Gli ospiti ormai, utenti digitali come la maggior parte delle persone, prima di prenotare la vacanza studiano le località, gli eventi del posto ecc e quindi arrivano alla meta sicuramente già più preparati rispetto a come poteva essere qualche decennio fa.

Ciò non toglie che quando arrivano in struttura e parlano con lo staff non chiedano ulteriori informazioni, dettagli per completezza di informazioni. Anzi! A volte vogliono andare oltre ciò che si legge su internet, sui siti, racconti popolari ecc. E chi meglio dei receptionist pronti ad accogliere i nuovi ospiti?

CONSIGLIO PER OPERATORI TURISTICI

Avete introdotto anche voi il self check-in e continuate ad adoperare questa pratica perché la ritenete “comoda”?

Sicuramente ci sarà stata una valutazione di pro e contro, ma ricordiamo che fare turismo è innanzitutto accogliere l’ospite nel modo più caloroso possibile!

CIAO, SONO DONATELLA…

Ciao, sono Donatella, lavoro da anni nell’accoglienza turistica e sono appassionata di web marketing turistico e promozione territoriale!

Se hai intrapreso l’avventura alberghiera, ma ti senti incompleto, posso aiutarti a stilare un vademecum, un manuale con delle linee guide per la tua struttura per cercare di darle una direzione.

Ricorda che ogni viaggio inizia sempre con il primo passo!

In cosa consiste questo vademecum?

Dopo una chiacchierata di 50 minuti, stilerò le linee guida che includono:

  • La tua vision;
  • La tua mission;
  • La tua USP (l’elemento differenziante che ti distingue dai tuoi competitori);
  • Email standard di risposta al cliente tipo (sia per clienti diretti che richiederanno preventivo sia per quelli che arriveranno dalle OTA);
  • Come gestire la biancheria;
  • Come comportarsi quando l’ospite impertinente ti chiede uno sconto dopo aver visto i tuoi prezzi su booking;
  • Capire se i prezzi inseriti sono corretti in base a un’analisi di mercato e dei tuoi concorrenti diretti.
  • Capire come fare rete.

Tutti questi elementi saranno inclusi nel vademecum; sarà la bibbia della tua struttura e ti aiuterà quando avrai qualche dubbio e quando dovrai insegnare la vostra metodologia a qualche nuovo membro dello staff.

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