Il periodo di Natale si sa, è un continuo “Auguri, auguri” più o meno fino al 6 di gennaio verso chiunque incrociamo sulla nostra strada. Gli alberghi in questo non vogliono essere di meno e ci tengono a fare gli auguri di Natale nei confronti degli ospiti che già in passato li avevano scelto. Credono sia un’ottima occasione per rinnovare un legame, fidelizzare il cliente, ma siamo proprio sicuri che sia così?
Volete aggiungervi a tutti coloro che invieranno la newsletter per gli auguri di Natale? Allora mettete in conto che al 99% quella mail andrà in spam o persa fra la moltitudine di mail che gli utenti riceveranno in quanto lo stesso proposito ce l’avranno anche gli altri, uguale identico!
Di seguito entriamo nel dettaglio per capire perché non mandare la newsletter di Natale se sei un hotel.
I motivi per cui non inviare la newsletter sotto Natale se sei un hotel
Vediamo assieme i motivi per cui non farla dunque:
– Perché andrebbe persa e molto probabilmente non notata visto le altre mail che riceveranno chi è iscritto alla vostra newsletter. La conseguenza sarà che avrete perso tempo a scrivere una newsletter che probabilmente non leggeranno mai;
– Perché non solo non la noteranno, ma magari saranno infastiditi dal ricevere un’altra mail che andrà a occupare inutilmente la loro casella di posta elettronica;
– se dovessero vederla, ma capendo già dall’oggetto di cosa si tratterà, non la leggeranno, ma la lasceranno lì tra le mail che dicono che prima o poi aprono, ma poi probabile non accadrà mai!
Come distinguersi senza inviare la solita email di auguri per Natale
Ah, ve lo avevo già detto che sarebbe FONDAMENTALE DISTINGUERSI?
E voi non lo sapete che in marketing bisogna ripetersi?
Come distinguersi quindi senza inviare la solita email di auguri per Natale?
Al prossimo rigo ve lo #spiegofacile:
– la mail di auguri la mandate prima, ma tipo di due settimane se non proprio i primi di dicembre. Più vi avvicinate alla data del Natale e più probabilità che non la leggano ci sarà anche a causa della frenesia del periodo, corse a fare i regali, tombolate in famiglia da organizzare ecc.
Se poi siete un hotel aperto nel periodo delle feste potete decidere di regalare un codice sconto o semplicemente allietando gli utenti che riporterete sul vostro blog dove raccontate cosa si fa di solito a Natale da voi;
– la newsletter la scrivete dopo…tipo il 7 gennaio! No, non sto scherzando. Dite loro che prima non volevate disturbare o che sicuramente avrebbero ricevuto altre mail di auguri e non volevate intasare anche voi le loro caselle e che il digital detox nel periodo da dedicare alla famiglia è fondamentale.
Questa vale soprattutto per coloro che magari non sono aperti durante il periodo natalizio e quindi non hanno perso valide opportunità di avere, con la mail di auguri, nuove prenotazioni. Potete magari raccontare come avete passato queste feste, le consuete tradizioni del vostro territorio, i piatti che di solito si mettono a tavola nei giorni di festa e tante altri contenuti interessanti. Si, anche oggi non ho resistito nel parlarvi di promozione territoriale.
E voi di solito come vi comportate con la newsletter di Natale?
Consiglio per operatori turistici
Cari albergatori,
avete proprio scelto un mestiere difficile delle volte mi vien da pensare. Eppure, chissà quante soddisfazioni quando vi salutano degli ospiti soddisfatti che probabilmente rivedrete durante la prossima stagione o magari durante un ponte festivo.
Quello che vedo in questo periodo sono imprenditori alberghieri che fanno una promozione volta solo a intensificare un turismo di massa che, diciamocelo sinceramente, non possiamo più permetterci.
È per questo che mi “batto”: far acquisire una maggiore consapevolezza portando una nuova generazione di albergatori ad essere più cosciente, facendo contenuti di qualità e attirando al proprio hotel ospiti altrettanto consapevoli. Ospiti in grado di riconoscere gli angoli di territori autentici e che magari vi facciano visita quando non c’è nessuno, quando è possibile fare due chiacchiere con l’abitante del paese, parlare con il fruttivendolo del piccolo borgo in cui si sentiranno come a casa.
In questo articolo avevo parlato di southworking, che credo sia una buona pratica per combattere il turismo di massa. Corri a leggerlo e fammi sapere cosa ne pensi!
Un altro aspetto fondamentale sarebbe che capissimo quanto sarebbe importante iniziare a destagionalizzare. Ho scritto un articolo anche a riguardo. Leggilo così da capire insieme cosa andrebbe fatto per aiutare il nostro territorio.
Per questo, oggi il mio consueto “consiglio per operatori turistici” assomiglia di più a una lettera, a un appello: facciamo il nostro lavoro seriamente sia online che offline: facciamo conoscere la nostra terra non solo a luglio e agosto, ma anche a novembre o a febbraio ad esempio. Lo dobbiamo alla nostra terra.
Ciao, sono Donatella…
… e mi occupo di web marketing turistico #spiegatofacile e cerco di spiegare l’importanza di una promozione territoriale fatta in chiave consapevole e autentica.
Se vuoi migliorare la tua comunicazione sui social, il tuo blog o semplicemente fare una chiacchierata con me per capire cosa si potrebbe migliorare nella tua struttura turistica contattami!
Pingback: Come non farsi dimenticare a Natale se sei una struttura ricettiva stagionale - Donatella Maniglio