Ottobre nel Salento, forse più nel passato che nel presente, era e continua a essere il mese in cui si inizia la raccolta delle olive necessarie per fare le provviste di olio d’oliva e, per chi alleva maiali, giunge il momento di preparare le scorte invernali con la loro carne.

GLI EVENTI PRINCIPALI NEL SALENTO A OTTOBRE

Rappresenta però anche un appuntamento con le varie fiere che hanno come comun denominatore pietanze a base di carne di maiale, cicorie selvatiche e vino novello!

Ottobre nel Salento si legge “bassa stagione”, ma in realtà ha tantissimo da offrire come si può vedere continuando nella lettura dell’articolo.

Gli appuntamenti principali di ottobre nel Salento sono (quest’anno ancora per il covid non ci saranno  a eccezione per la prima fiera citata):

–        La Fiera di Miggiano, si celebra ogni terza domenica di ottobre e nasce dal tradizionale appuntamento che si davano i contadini e gli allevatori per scambiarsi semi e animali;

–        La Festa dell’ulia cazzata, si svolge a Martano, conosciuta anche come città dell’aloe, e nasceva come augurio di un raccolto (di olive) prosperoso (continua a esserci nonostante l’arrivo della xylella che ha messo in ginocchio molti ulivi);

–        La Fiera te lu Porcu meu, celebrata a Muro Leccese la terza domenica di ottobre dove le persone locali si danno appuntamento per assaggiare la carne di maiale cucinata in vari modi: bollita, grigliata, accompagnata con le cicorie selvatiche;

–        Fiera Ognissanti, essa viene ritenuta essere una delle più antiche fiere, risalente all’anno 1000, non è nata originariamente a Carpignano Salentino, bensì nella vicina località di San Cosimo in Carbieno, di cui rimangono le rovine di una chiesetta. Anch’essa di origine agricola-contadina, i visitatori si davano appuntamento per acquistare bestiame per le loro fattorie e trovare attrezzi indispensabili per i lavori in campagna.

OLTRE ALLE FIERE : GITE FUORI PORTA E MASSERIE DIDATTICHE

Grazie al clima mite del Salento a ottobre, si può ancora approfittare di giornate soleggiate per godersi una giornata fuori porta. Peccato dunque che molte strutture ricettive pensino di chiudere la stagione lavorativa a settembre.

Ad esempio, a 3 km da Serrano, frazione del comune di Carpignano Salentino, c’è la chiesa sconsacrata di Santa Marina di Stigliano. Oltre a poterla visitare in quanto la porta d’ingresso è aperta, nei pressi c’è un boschetto, un’area pic-nic costituito da panche e tavoli in legno e una piazzetta. Sosta per ciclisti, per gli amanti del trekking e per chi vuol godere di un pranzo a sacco all’aria aperta.

A pochi km da lì, nei pressi di Cannole, altro paesino della provincia di Lecce, c’è la Masseria di Torcito, con parco naturale annesso. Ottima destinazione per una piccola gita ottembrina. (negli ultimi anni non è permesso l’accesso.)

Oltre a questi parchi a titolo gratuito, si può organizzare una gita nelle masserie didattiche, molto comuni nel leccese e ottima opportunità per conoscere meglio il territorio e fare qualcosa di divertente allo stesso tempo.

Dunque, ripetiamo insieme e diciamo: “Bassa stagione” a chi? Piuttosto sarebbe opportuno pensare a una corretta strategia di destagionalizzazione (clicca qui per leggere il mio articolo a riguardo) e iniziare ad abbracciare il southworking (scopri e leggi il mio articolo a riguardo)

MASSERIE DIDATTICHE NEL SALENTO

Sono solitamente masserie o aziende agricole, che oltre a occuparsi del loro lavoro ordinario, organizzano delle giornate di degustazioni, ma anche di laboratori per mostrare come fare la pasta fatta in casa, il pane, i formaggi, la marmellata e altri prodotti locali.

Nei pressi del feudo martanese si può trovare la masseria Capasa, che organizza degustazioni di prodotti locali, ma anche laboratori speciali per imparare a fare i formaggi e il pane.

Un’altra masseria didattica nel Salento è Masseria Villa Vincenzina, nei pressi di Melissano, un paesino del basso Salento.

Loro organizzano laboratori per insegnare a fare marmellate, derivati dei latticini, come fare una mungitura e permettono ai visitatori di seguire il personale competente nelle loro specifiche mansioni.

Naturalmente bisogna sempre contattare prima le strutture per accordarsi e vedere il servizio effettivamente attivo.

METEO E CLIMA SALENTINO A OTTOBRE

Come abbiamo detto prima, queste attività ludiche all’aria aperta sono favorite principalmente dal clima mite in ottobre nel leccese con una temperatura che oscilla tra i 20° la mattina, per arrivare a 10° al tramontare del sole (intorno alle 17.30).

MATTINATA AL MARE IN PROVINCIA DI LECCE IN AUTUNNO

Il sole di ottobre permette, ai più temerari, di farsi ancora il bagno al mare.

In ogni caso, quando il sole fa capolino nelle giornate ottobrine, è un vero piacere goderselo, magari con una bella colazione all’aria aperta in qualche centro storico dei bellissimi borghi salentini.

CONSIGLIO PER GLI OPERATORI TURISTICI

Peccato che molti operatori turistici sostengano che il turismo termini il 31 agosto.

Il Salento è ricco di tradizioni, cultura e riti da rispettare fedelmente ogni anno.

Una destagionalizzazione basata su un turismo di prossimità (target: pugliesi) permetterebbe di organizzare week end su misura dell’ospite, il quale ha voglia di assaggiare pietanze locali, e che faccia rete con gli altri attori: pro loco, attività commerciali, guide turistiche e, perché no, coinvolgendo i propri competitor permettendo così un aumento del flusso di turismo anche nei mesi di settembre e ottobre e, perché no, di novembre.

Cosa ne pensate?

Ciao, sono Donatella, lavoro da anni nell’accoglienza turistica e sono appassionata di web marketing turistico e promozione territoriale!

Credo che le strutture ricettive del Salento debbano intraprendere un processo di digitalizzazione per poter esprimere tutto il loro potenziale e la loro autentica bellezza.

Posso aiutarti analizzando il tuo livello di digitalizzazione con una call di 90 minuti e capire che tipo di percorso intraprendere, aiutandoti a trovare il professionista che possa fare al caso tuo!

Ricordati che il primo passo per una giusta consapevolezza è analizzare la tua presenza online.

2 commenti su “Cosa fare a ottobre nel Salento”

  1. Ciao Donatella,
    sono d’accordo con te. La destagionalizzazione risolverebbe un po’ dei nostri problemi. Abbiamo un immenso patrimonio da valorizzare e far conoscere, un patrimonio artistico e culturale che il visitatore potrebbe fruire nei mesi che noi definiamo “morti”, quelli in cui non si può andare al mare. Io da quattro anni lavoro in una struttura ricettiva del Capo di Leuca e quest’anno siamo rimasti aperti da Pasqua al 31 ottobre, ma praticamente eravamo gli unici, o quasi. I turisti stranieri arrivano da noi in primavera e in autunno e sono “affamati” delle nostre bellezze e rimangono delusi dalle tantissime strutture chiuse, dai servizi che non ci sono. Viviamo in una terra bellissima, ma il soldo facile impedisce di valorizzarla al massimo. Speriamo che le cose cambino. A presto. Ada

    1. Buongiorno Ada, hai perfettamente colto il messaggio del mio articolo. Prima di arrivare a una effettiva destagionalizzazione, sarebbe opportuno che gli operatori turistici del Salento diventassero consapevoli dell’immensa opportunità che offre un turismo destagionalizzato. Un’altra cosa da prendere in considerazione per le strutture family che lavorano con i turisti stranieri è, ad esempio, tenere bene a mente le vacanze dei figli dalla scuola. Gli studenti tedeschi hanno le vacanze autunnali nel mese di ottobre; periodo che secondo me sarebbe perfetto qui nel Salento visto anche la temperatura ancora mite. Quindi perchè non cercare di fare delle offerte ad hoc in questo senso?

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